mercoledì 28 maggio 2014

Estremo sogno

Fluttuanti note,

come frullìo d'ali

e notturni di Chopin,

vorrei, e intime parole, 

teneramente sussurrate,

sul benigno e chiaro letto, 

d'ultimo, estremo sogno,

tiepido giaciglio.

E, leggiadre preghiere,

in raccolti sentimenti, 

per rifocillare ancora

primavere trascorse

e struggenti tramonti.

Armonie di cuori, vorrei 

e promesse d'imperituro, 

già filiale, fraterno amore, ora, 

ché fanno lieve il passo 

e, di buona sorella morte,

disinvolto e snello

...l'ingresso.


Copyright©28/05/2014,
di Maria Teresa Lentini.
Tutti i diritti riservati. 


(nell'immagine: "The promise", di Catrin Welz-Stein)





2 commenti:

  1. "..che fanno lieve il passo..." Mi pare il verso chiave, che concentra e sintetizza il movimento di danza del sogno, ove vita e morte sono in assoluta continuità. Per questo "fluire" i versi di Maria Teresa Lentini mi hanno riportato alla mente la poesia di Montale che più amo, "Portami il girasole", in particolare quel verso: "svanire è dunque la ventura delle venture".

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