Fluttuanti note,
come frullìo d'ali
e notturni di Chopin,
vorrei, e intime parole,
teneramente sussurrate,
sul benigno e chiaro letto,
d'ultimo, estremo sogno,
tiepido giaciglio.
tiepido giaciglio.
E, leggiadre preghiere,
in raccolti sentimenti,
per rifocillare ancora
primavere trascorse
e struggenti tramonti.
Armonie di cuori, vorrei
e promesse d'imperituro,
già filiale, fraterno amore, ora,
ché fanno lieve il passo
ché fanno lieve il passo
e, di buona sorella morte,
disinvolto e snello
...l'ingresso.
"..che fanno lieve il passo..." Mi pare il verso chiave, che concentra e sintetizza il movimento di danza del sogno, ove vita e morte sono in assoluta continuità. Per questo "fluire" i versi di Maria Teresa Lentini mi hanno riportato alla mente la poesia di Montale che più amo, "Portami il girasole", in particolare quel verso: "svanire è dunque la ventura delle venture".
RispondiEliminaGrazie...
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