mercoledì 24 aprile 2013

"Pane e Rose"


Mentre marciamo, marciamo
nella bellezza del giorno,
milioni di cucine buie e cupe,
miriadi di grigie soffitte,
son tutte toccate dalla radiosità,
che un sole improvviso dischiude,
poiché la gente ci sente cantare:
"Pane e Rose! Pane e Rose!"
Mentre marciamo, marciamo
Noi combattiamo anche per gli uomini
perché anche loro son figli di donne,
e noi per loro madri ancora,
le nostre vite non dovranno esser sudate
dalla nascita fino alla fine;
i cuori han fame così come i corpi:
dateci pane, ma dateci anche rose!
Mentre marciamo, marciamo,
innumerevoli donne morte
piangono attraverso il nostro canto,
il loro antico grido per il pane.
Arte e amore e bellezza
i loro spiriti affaticati conobbero.
Si, è per il pane che lottiamo,
Ma anche per le rose!
Mentre marciamo, marciamo
portiamo giorni migliori.
Poichè la rinascita delle donne
significa la rinascita dell’umanità.
Non più la fatica e la noia
che tessono la trama del riposo,
ma la condivisione delle gioie della vita:
Pane e Rose! Pane e Rose!
Le nostre vite non dovranno esser sudate
dalla nascita fino alla fine;
i cuori han fame così come i corpi:
Pane e Rose! Pane e Rose!

- James Oppenheim -

(Saint Paul, 24 maggio 1882 – New York, 4 agosto 1932)
è stato un poeta, scrittore ed editore statunitense.
Nato nel 1882 nel Minnesota, studiò alla Columbia University
e fu tra i primi seguaci di Carl Gustav Jung.
Negli anni '10 fondò la rivista letteraria The Seven Arts,
che raggiunse ben presto una certa diffusione
ma nel 1917 fu costretta a chiudere a seguito di problemi politici
legati alle posizioni pacifiste e anti-interventiste rispetto alla Prima guerra mondiale
Le opere più note di Oppenheim sono il romanzo I nove decimi, del 1911,
che descrive le problematiche del mondo del lavoro su posizioni fabiane e suffragiste;
e questa poesia Il pane e le rose, dello stesso anno.

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